QUALCHE OSSERVAZIONE SU LIVIO DE MARCHI
Livio de Marchi è molto esigente con se stesso. Per cominciare aspira a
ricreare il mondo in legno. Una volta prese le mosse da cose semplici, come
scarpe, cappelli e camicie, adesso non gli fanno paura nemmeno gli oggetti
più grossi. Così hanno
visto la luce abiti completi a grandezza naturale, a
volte in piedi, a volte in forma di sedia; ma De Marchi non si è fermato
qui. Anche l'automobile - la mucca sacra della nostra civiltà, quasi come
una moderna armatura - è stata trasformata in legno e alla fine De Marchi
non si è tirato indietro nemmeno davanti a case complete, rigorosamente in
legno sia esternamente che all'interno, soprattutto dove uno non se lo
aspetta, chiamate per brevità Case dei Libri. *)
Perchè?
Il massimo desiderio di Livio de Marchi sarebbe che la gente davanti alla
sua opera scorga almeno una fugace immagine di
quello che i nostri posteri
vedranno tra mille anni quando porteranno alla luce le rovine della nostra
civiltà, e preferibilmente le cose che noi adesso consideriamo come le più
normali del mondo, ma di cui in quel momento nessuno più saprà a cosa
servissero.
Chi ci dice infatti che tra mille anni gli uomini indosseranno ancora
vestiti, o che avranno bisogno di automobili per spostarsi? Realizzando i
capi di abbigliamento a noi tanto familiari, nella misura naturale ma in
nodoso legno di abete Livio de Marchi raggiunge il suo scopo. Chi può
escogitare un modo migliore per far sì che la gente guardi oggetti di cui ha
pieni gli armadi con sconcerto e disorientamento,
come se li vedesse per la
prima volta? E con la stessa avidità con cui i nostri posteri tra 1000 anni
si affolleranno intorno alle vetrinette in cui sono esposte le nostre
mutande o le nostre pantofole, o quanto di queste sia ancora rimasto?
La Volkswagen Maggiolino Cabriolet in legno galleggiante è la quarta
automobile di De Marchi.
Questa creazione è stata preceduta da riproduzioni
in legno della Fiat Topolino A 1930s, della Jaguar SS 1937 e della Mercedes
Gabbiano SL 300 1955. Questi oggetti in legno servono anche ad uno scopo ben
preciso per la città di Venezia. Se in quella città non possono girare
automobili, di barche ne girano moltissime, e non di rado a velocità ben più
alte di quanto non sia opportuno. La ricercata ironia delle macchine di
legno di Livio de Marchi si nasconde tra l'altro nel contrasto con la
velocità delle sorelle in acciaio: così anche il Maggiolino di legno si fa
strada nell'acqua con una lentezza commovente, giusto quanto basta per
provocare un'ondina vera e propria, ma di formato ridotto.
Caratteristiche tecniche:
anno di costruzione 1998-1999
misure: lunghezza 390cm, larghezza 155cm, altezza 135cm
peso: 6 quintali
propulsione : motore marino diesel Yanmar con 1 cilindro, capacità 10cv
velocità massima: 5 km all'ora
portata: quattro adulti
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